sabato 24 marzo 2012

DECIMO GIORNO, IL RITORNO, CONCLUSIONI.


DECIMO GIORNO, IL RITORNO, CONCLUSIONI.

Sono sul volo che mi porta via, direzione Parigi, già da subito, inizio a sentire i primi dolori di pancia che preludono ad un influenza intestinale, non e’ una delle migliori prospettive, visto che il viaggio (volo più tempo dello scalo) ha una durata complessiva di 18 ore!!!
 Dopo circa un’ora dal decollo, sento l’hostess che annuncia dallo speaker, in lingua francese, che stiamo per atterrare. Un po’ per il sonno o un po’ per i dolori di stomaco, e non capendo il motivo, mi inizio ad agitare, perché atterrare se siamo appena partiti? l’unico scalo che conosco e’ Parigi! Mi salgono in mente mille ragioni, e sono tutte negative.
Incredibilmente, un’ora dopo atterriamo in un paese africano, sono agitatissimo, arriva l’indicazione di non scattare foto fuori dall’aereo. Dopo poco, qualche persona lascia l’aereo e altre salgono (non più di 10 in tutto). Io sono sempre più stupito, poi mi fa male lo stomaco e la testa, ho sonno e questo amplifica il tutto. Passano 30 minuti circa, si riparte, sono esterrefatto, non capisco, poi finalmente incontro Andrea (Presidente della Si può fare Onlus) sull’aereo, chiedo spiegazioni, e con semplicità mi dice che e’ uno scalo previsto e che era scritto sul biglietto da sempre (quindi da quando ho prenotato da Roma), mi scappa un sorriso, ma sono comunque perplesso, un aereo decolla e atterra in breve tempo per far salire 10 persone, visti i costi del decollo in termini di carburante, non mi sembra una cosa normalissima….mah.
L’influenza intestinale si fa più acuta una volta atterrato a Parigi, e mi tormenterà per le 9 ore di attesa che ho per prendere il volo per Roma, un’ esperienza molto dura, ve lo assicuro!
Arrivo a Roma, finalmente! Sono contento di ricevere le cure del caso, non per altro, visto che dal mio punto di vista, prenderei il primo volo e me ne tornerei indietro, il mal di stomaco, lascia in breve tempo spazio al mal d’Africa, e’ una sensazione unica, non sapevo neanche che esistesse, l’ho scoperta solo dopo che tutti, tra amici e parenti, mi hanno iniziato a dire:  “hai il mal d’Africa, non e’ una malattia per chi non lo sapesse, ma una irrefrenabile voglia di tornare in Africa”!



CONCLUSIONI
Questa esperienza africana, e’ senza dubbio unica, in questo diario, ho tentato, anche con l’aiuto di fotografie, di spiegare le mie emozioni e di spiegare come si vive in uno dei 5 Paesi più poveri al Mondo.
Il Diario, nasce dalla volontà di aprire una finestra su un posto sperduto e sconosciuto ai più.
Il Blog serve a creare uno stimolo a tutti i lettori, per poter far conoscere una realtà molto difficile e problematica,come e’ quella Africana. Il fine ultimo e’ incentivare le persone a partire. Serve tanto e tante persone che dedichino un po’ del loro tempo e soprattutto sacrifichino una loro vacanza, per quest’avventura, forse questo e’ il termine più giusto, visto che dal punto di vista paesaggistico e faunistico non ha molto da offrire e quindi la sconsiglio assolutamente come vacanza di puro piacere, non perché non si passi del tempo piacevole, ma la vera felicità qui e’ quando si e’ riusciti nel proprio piccolo, a dare una mano verso chi non ha niente.
Quindi partite, perché  vi assicuro, nessuna foto e nessun diario, potrà mai realmente trasmettere quello che e’ stato vivere questa esperienza!     

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