QUINTO GIORNO
Ore 7:00 sveglia, alle 7:30 inizia la messa, stupenda, ci
saranno 500 persone, tutti vestiti con l’abito più bello, quello delle grandi
occasioni, come e’ per loro la messa domenicale!
Dalla chiesa arrivano i canti gospel dei bambini, o meglio
delle giovanissime aspiranti suore, e’ un’ora piacevole e sacra.
Finita la
messa,andiamo a fare la spesa, e poi ci rechiamo al lavatoio per pulire i
nostri panni.
Oggi e’
domenica, e quindi non si lavora, decidiamo di combattere l’ asfissiante caldo
con un bagno nella piscina di uno degli alberghi situati al centro. Anche
questa e’ un’esperienza. Entriamo nel quartiere di Ouaga 2000, un posto
insolito, assolutamente diverso da tutto quello che lo circonda. E’
pieno di alberghi di lusso frequentati dai bianchi e uffici governativi.
Entriamo
all’hotel Indipendence, e’ piano di bianchi, gli unici neri, sono ex ministri o
simili, me lo dice Ina, la ragazza che ho conosciuto la sera prima, io e Francesco abbiamo deciso di invitare lei e la sua amica Isabel a fare un bagno.
Ina, e’
figlia di un Ufficiale dell’ esercito del Burkina, e’ una ragazza che in tutto
e per tutto, ha modi e usanze occidentali. Studia turismo all’università
pubblica di Ouaga, e’ di religione musulmana, ma come per la maggior parte di
noi occidentali, non ne dà un gran peso nelle relazioni con le persone, il
padre poi e’ cattolico, quindi la mia religione (Cattolica) non la disturba
affatto. E’ una ragazza incredibile!
Parliamo
tutto il pomeriggio della politica del Burkina faso e delle sue relazioni con
la Libia, ho il vizio della politica e delle Relazioni Internazionali!
Scende la
sera, io e Francesco salutiamo le nostre amiche e ci rechiamo a cena, Mamy (la cuoca della Missione) ci
aspetta. Dei 10 iniziali della Onlus, ora siamo rimasti in 4 più Francesco, gli
altri sono ripartiti. Siamo io, Andrea, Vittorio e Claudia.
Non posso
nascondere che questa esperienza si e’ colorita di una nuova emozione.
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